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I tre personaggi

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Tre personaggi sono già passati attraverso le tracce dell'esistenza. Uno era conosciuto come santo, l'altro come profeta e l'ultimo come poeta. Il santo incarnò la sua verità, e senza rendersene conto diffuse luce, profumo, dolcezza. Lui, il più delle volte, mostrò nelle sue scelte l'aura che i pittori adornarono su quello che era straordinario. I santi amarono spensieratamente, accolsero liberamente, salvarono indistintamente. Il profeta proclamò, parlò, sgridò sotto il peso dell'Assoluto; mosso da una sacra intuizione, denunciò quello che gli pareva sbagliato. Il suo sguardo apparteneva all'Eterno e il suo cuore alla gente. Lui fu il grillo all'orecchio del re, il martello sul tavolo del giudice, il dito sul volto dell'uomo religioso. Il poeta estrasse come fosse oro, raccolse dei nuovi sensi, dei   nuovi mondi, una nuova vita; nella sua ricerca attirò l'angoscia che la sventura universalizzava; disegnò le frecce della sofferenz...

La mia fede

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                                                               Nella mia fede, vedo Dio non come un Giudice rigoroso, o come Potente assoluto. Dio è per me uno Spirito ispiratore; Lui fa risorgere i desideri per un mondo di solidarietà, giustizia e pace. Scrivo il suo nome e balbetto Volontarietà, Gradimento, Intenzionalità. Poiché credo in un Dio che ama infinitamente, ho perso la paura di guardare dentro me stesso; Non esito a cercare il passato e non divento Piccolo quando affronto il   futuro. Non mi addoloro delle mie imperfezioni. Mi rifiuto di piegarmi alla colpa, o alla vergogna, per   vecchi difetti. (Con tale consapevolezza, cerco di trattenermi dalla presunzione). Nutro una spiritualità che rende felice la mia religione. Non mi ritiro più davanti a Dio come i bambini davanti al re. Non ho pa...

Lettera a Dio

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Ho già scritto delle innumerevoli lettere e messaggi a diverse persone. Ho già iniziato diversi dialoghi via scrittura. Ma oggi scrivo a Te.   Mi sento indegno della liberta di dirigere qualunque parola al Dio innominabile, insólito, misterioso (e per lo più rendere pubblica   la comunicazione). Sì, lo so, la tua grazia si manifesta con maggiore potenza negli indegni. Infatti, ho la carenza di questa grazia. Consapevole dell’enormità della potenza dell’amore, guardo i miei passi accanto a te e mi agito. Le mie profonde incoerenze, esitazioni molte volte vigliacche, precipitazioni e stupide decisioni mi hanno lasciato in imbarazzo per chiamarti signore, e ancora meno, amico. Strano. Nonostante tutto, noto il quanto sono Amato e accolto. Nel sentimento di percepirmi caro, alzo la testa, listo i giorni e fronteggio, con serenità, la tragica sorte che spetta a tutti i mortali. Prima o poi, assenta dal corpo, proverò la pienezza di vedermi immerso in te. Intanto nel...

Antonimi

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             Il libero non si rassegna al compulsorio Chi crede nella grazia non millanta i meriti Il giusto non accetta il criterio discriminatório La bontà non ammette lista di proscritti Una legge imposta che si sdoppia in migliaia di altre norme Allargare la coscienza implica in più responsabilità Un’azione causata, venuta fuori dall’essere non fa riforme Il successo implica saldare l’amicizia ad alcuna fedeltà. Soli Deo Gloria Ricardo Gondim

Il futuro non arriva, lo creiamo noi.

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Non credo nella fortuna. Non ho paura della sfortuna. Non vivo ad aspettare che “tutto si sistemi alla fine". Credo che il Dio macchinista, colui che conduce a storia sulle rotaie della sua volontà sovrana, sia un idolo. La gente ha la forza di definire gli itinerari. Noi stabiliamo le destinazioni – siamo la pietra nel cammino o il ponte che aggiusta le rotture; siamo la fine della pista o la via della possibilità; siamo la pessima memoria o la nostalgia che sorride; siamo una spalla all’amico o la causa dell'ulcera. Responsabili in qualche modo per i visi felici, noi guariamo. Generatori d'angoscia, ci ammaliamo. La nostra compagnia porta la possibilità di fortificare l’autostima o traumatizzarla. Insegniamo a come riprendersi o spingiamo al fango. Siamo stati creati per essere creativi. Nella breve storia umana abbondano dei registri del processo come culture superarono i loro ostacoli. Se il mordere la carne cruda era difficile, imparammo a cucinarla. Se l...

Figli dell'Impossibile

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Se c’è da inebriarsi di qualcosa, che sia del vino dello spirito. Nel vento selvaggio, che ci culla da un lato all'altro come dei pannolini sulla corda da bucato, lasciamo che la bellezza, il formidabile e l’abbagliante ci riempiano. Se esiste qualche gravità spirituale, che essa ci pieghi sotto il giogo della mansuetudine. Che una presenza ci tuffi nel mistero insondabile. Liberiamo le braccia, rilassiamo le spalle, alleviamo la mascella e navighiamo nell'oceano interminabile del trascendente;  esso è dolce . Siamo convinti che l’ombra di Dio si rivela nell'ala della graúna*, nel ruscello senza pretesa, che corre da qualche valle, nello sguardo dell'anziano ed in ogni gesto d'amore. Inzuppiamo i corpi con l’azzurro del cielo. Non dimentichiamo: l'universo senza confini è fonte di paura e di verità. Imariamo ad apprezzare i piccoli gesti. Rammentiamo i momenti fugaci – coloro che esistono soltanto nella retina degli occhi spirituali. Non lasciamo mori...

La brutta fine del movimento evangelico.

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 Il mondo gospel (evangelico o neopentecostale) ha realizzato la prodezza di  affermarsi, in Brasile, con alcune caratteristiche: il nanismo culturale, la superficialità morale, il pragmatismo della ricchezza facile, l’ipocrisia moralistica ed il fondamentalismo teologico. Quelli che ancora si considerano evangelici forse non lo sanno: le radici del movimento, in passato, con Billy Graham, hanno concepito una versione trionfalista della fede. Era la salvezza del fondamentalismo, la quale insisteva affermando che riusciva a leggere la bibbia letteralmente. Fondamentalisti, tuttavia, nell’insistenza di sostenere di essere i proprietari della verità biblica, sono finiti isolati per via dello Scopes Trial ; in esso, creazionisti ed evoluzionisti si sono confrontati in un tribunale, e i creazionisti hanno fatto una brutta figura. Gli “Evangelicals„ hanno cercato di uscire da queste cerchie strette; hanno proposto, allora, un certo dialogo con la cultura, con le ...

Dio nei silenzi.

 Incontro Dio nelle domande, non nelle risposte. Abbandono delle sistematizzazioni che provano ad incorniciarlo. Bombardo le mie vecchie certezze teologiche ad ogni gommone che affonda nel Mediterraneo. Alla conoscenza che ragazzi e ragazze siriane mangiano delle foglie di alberi per ingannare la fame, devo avere a che fare con la questione inevitabile della teodicea: Se Dio è amore, e allo stesso tempo onnipotente mentre permette il male, una delle due dichiarazioni va scartata. Inquietudini di questo tipo crescono in me. Mi affliggo con il semplice fatto della vita non smettere di imporsi. I miei ragionamenti incagliano nella spiaggia del non-sapere. Spesso persone mi danno la notizia che  “pastore x ha finito con te„. Non passa una settimana senza che qualche messaggio insolente non arrivi tra i contatti del sito. Cominciando per eretico, mi hanno già insultato con tutti gli attributi – alcuni impropri per il linguaggio pietoso gospel. Continuo nel mio soprappensiero. Prose...

Il Sogno non è finito

Diffido  ultimamente della rotta della storia. Corteggio lo scetticismo. Un certo pessimismo segue i miei giorni da vicino. Niente, tuttavia, da disperarsi. Questi movimenti, tali crisi, non hanno la forza di far crollare  il mio sistema interno. Riconosco il pericolo che  le preoccupazioni pendano dall'estremo. Resisto allo scetticismo burbero perché so che esso cospira contro me. Protesto, voglio proteggere un tocco d'umore nel cuore. Se perdessi la grazia, diventerei uno chiuso in se stesso. La mia severità con la giustizia non può trasformarmi in un Javert. Non sopporto vedermi inclemente.  Non desidero sedermi nella cerchia dei nichilisti amari. Pretendo di esprimere altri sentimenti. Cerco diligentemente nel mio cuore tracce di generosità, di dolcezza e di misericordia. Ho il desiderio  ardente di mantenermi testardo a sognare. Non sono molto forte abbastanza per resistere con un cuore impietrito. Se ogni tanto mi mostro disilluso (senza le vecchie illus...

Una vita senza proposito

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Non vi è nessun ingranaggio per la vita. La logica di causa ed effetto si inserisce in fisica meccanica, ma l'esistenza è più vicina a quella quantica - imprevedibile, capricciosa. Tutte le persone sono arrivate al presente senza scelta. Tutti hanno seguito strade diverse da quelle immaginate. Nessuna pista è stata aperta in precedenza nella foresta selvaggia di storie individuali. Ciascuno crea il suo proprio percorso. E tutti violano  ad un certo punto le rotaie di destinazione. Hanno a che fare costantemente con l'imponderabile. Sándor Márai dichiarò: "La strada che proviene dal mondo a noi è lunga e complicata, piena di queste deviazioni subite i cui sensi, significati, individuiamo solo dopo molto tempo." Le persone sono imperfette, fragili, incipienti. Il passo successivo rimane offuscato dalla nebbia della realtà indistinta. Nessuno ha la capacità di risolvere qualsiasi enigma, di mappare qualsiasi labirinto, di decifrare alcun mistero. La morte ...

Ospitalità, disciplina e virtù

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La Bibbia ebraica, la quale i cristiani chiamano Antico Testamento, contiene due versi con il comandamento di amare gli altri e più di trenta di amare gli stranieri. Abramo ospitò i pellegrini nella sua tenda senza sapere che erano angeli di Dio. Il Testamento cristiano, chiamato il Nuovo Testamento, contiene numerosi passaggi su ospitalità. Paul incluse come una caratteristica essenziale nel dei leader nelle comunità primitive. I primi ordini monastici avevano come premessa di base il ricevere quelo bussava alla porta, senza indagare sulla condizione che li portasse a cercare riparo. Da giorni che sto a riflettere sul tema dell’ospitalità. Senza pensare religiosamente, ritengo l’ospitalità una delle più belle virtù della nostra fragile costruzione umana. Essa implica di rinunciare certi comfort per accogliere coloro che non sono protetti. Capisco che l’ospitale si disciplina ad abdicare dal comfort del suo spazio per ricevere i senzatetto, il senza patria, sociali esclusi...

Preghiera di perdono

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Abbiamo commesso crimini contro l'umanità e li abbiamo attribuiti ai Tuoi disegni. Usiamo la Bibbia, addirittura le parole di Gesù  per legittimare la guerra, genocidi, pogrom, stragi. Schiavisti frequentarono  la scuola domenicale, e nelle invasioni colonialiste chiedevano la tua benedizione attraverso i cappellani. Diamo la colpa alla donna, allo straniero, al diverso, per i mali che noi stessi siamo responsabili. Abbiamo inutilmente accumulato quello che non utilizzeremo mai. Siamo avidi e non ce ne rendiamo conto. Abbi pietà di noi, Signore. Non riusciamo a spiegare perché l'esilio di Israele in Egitto durò quattrocento anni. Non ha senso l'Inquisizione essersi  trascinata per oltre duecento anni. Abbiamo fallito nel giustificare lo sterminio di intere culture da gruppi missionari che volevano catechizzarli. Non c’è logica che tenga la perversità di tante persone scomparire in crematori, fosse comuni e nella bomba atomica. Abbi pietà di noi,...

Gentilezza, s'il vous plaît

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Il critico letterario brasiliano Antonio Candido ha difeso la cronaca letteraria nel testo "La vita a livello del suolo". Lui ha smontato l'idea che la cronaca non appartiene al “genere maggiore” della letteratura . Candido dice: "Dal momento che non si può immaginare una letteratura fatta da grandi scrittori, drammaturghi e poeti, nemmeno pensare di assegnare il Nobel ad un cronista, per quanto fosse il più bravo. Grazie a Dio, - sarebbe il caso di dire che così, rimane vicino a noi." Ogni volta che imbastisco alcune riflessioni su una qualsiasi sensazione che il quotidiano mi impone, lo ammetto: Antonio Candido aveva ragione. La sfida di scrivere ci dovrebbe dare vita a livello del suolo. Converso con pensatori alternativi. Voglio sapere come la gente che apprezza i film, la pedagogia, la filosofia, la politica e la teologia affronta la deliziosa tragedia di esistere. Tutto in me chiede più sapere. Se ho capito un po’ del bene, rimango sconbus...

Su ombre e luci

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                            Si dice che l'architetto brasiliano Oscar Niemeyer progettò la Cattedrale di Brasilia come metafora in cemento, ferro e sabbia del Salmo 23. A differenza di altre chiese, l’ingresso scende verso il basso, scuro. È la valle dell’ombra e della morte. Il sentiero, però, arriva allo spazio ampio e luminoso dove s’incontra Dio. Il Salmo e la Cattedrale e descrivono la vita di molti, che si declina e si oscura. C'è sempre qualcuno che sente la strada, già stretta, abbassare il  livello e restringersi di più. Le poche luci disturbano i passi. La discesa è da far perdere i sensi. Quando mancano le forze, l'anima mostra segni di stanchezza e chiede "un po' più di calma." Nella metà dei miei cinquant'anni ho vissuto dei giorni così, amari e tristi. Addirittura il corpo ha assorbito l’abbattimento dell'anima. Mi vantavo sempre di essere un buon dormiglione. Ma senza sapere come,...

Quando finisce la notte?

Il rabbino Pinchas chiese ai suoi discepoli come riconoscere il momento in cui la notte finisce e comincia il giorno. "È il momento in cui c'è abbastanza luce per distinguere un cane da una pecora?" Chiese uno dei discepoli. "No", rispose il rabbino. "E 'il momento possiamo distinguere una palma data da un fico?" Chiese il secondo. "No, non è questo il momento," rispose il rabbino. "Questo è quando arriva la mattina?" Chiese ai discepoli. "Anche no. È quando si guarda il volto di qualsiasi persona e la riconosciamo come nostro fratello o nostra sorella ", rispose il rabbino Pinchas. E concluse: "Finché non ci riusciamo, è sempre notte."
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Non rassegnarti tanto Cerca di non essere così convenzionale. Alcuni consigli: appendi la cravatta al chiodo, mettiti le pantofole, leggi più libri snecessari. Elimina i cliché. Metti più le cose in discussione. Non avere paura di esporti. Prendi la parte degli esclusi. Scappa tanto dall’ottimismo quanto dal pessimismo – i sempliciotti vivono in attesa di un mondo rosa e gli amareggiati non sognano niente se non il disordine. Cerca di sfidare i margini. Se ti trovi in un ambiente dominato dall'unanimità, dubitane. Distinguiti dalla mandria. Ricorda a te stesso che gli scrupoli più schizzinosi nascondono dei demagoghi. Se sei cristiano, abbi il coraggio di citare Giacomo 5,1-6 studio della Bibbia in cui tutti accettano l'esclusione sociale, senza rendersi conto del peccato strutturale:  "E ora a voi, ricchi! Piangete e lamentatevi per le sciagure che stanno per venire su di voi.Le vostre ricchezze vanno in malora e i vostri abiti sono mangiati dalle tarme.I...

Il peso snecessario della religione

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Soffro nel ricordare il giorno in cui João ed io abbiamo corso insieme. Lui aveva 25 anni ed io, quasi il doppio. Snello, João non si sforzava per tenere il mio ritmo. Con il fiato che gli avanzava, ha cominciato a raccontarmi la sua depressione. Gli ho chiesto se aveva identificato qualche motivo di tristezza che lo colpiva. Paura di fallire , ha risposto tra un passo e l'altro. Nel resto del percorso, ho cercato di comunicare che, riguardo a Dio, lui potrebbe riposare. Dio ci ama senza richiederci le prestazioni. Anche senza mai raggiungere il successo, continuiamo amati. Ho detto ancora che Dio, a differenza di persone, non desiste di quelli che non hanno avuto esito. Due settimane dopo, sono rimasto sconvolto. João si è suicidato. Il mio compagno di corsa aveva paura del futuro. Nonostante i consigli e le preghiere, insieme alla cura di altri cristiani, non sono stato in grado di aiutare. Per quanto lui abbia lottato, non poteva ribaltare la disperazione di vedersi...