Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2010

L’irremediabile borghesia religiosa

Immagine
Se non mi fallisce la memoria, la frase è di Cazuza. "La borghesia puzza, ma ha i suoi fascini."* Per la classifica più ordinaria dei brasiliani, io nacqui nella classe "C", ovvero, nel piano di sotto di quella burguesia. Destinato a viaggiare nelle carrozze puzzolenti dietro al treno, la mia infanzia non ha avuto tanti vizi. Io crebbi senza un automobile (avevo 17 anni quando papà mi comprò una macchina), senza frequentare bar nei week-end e senza vestiti di marca. No, non fummo mai poveri. Avevamo sicurezza alimentare ed una grande famiglia con degli zii che ci affiancavano negli affanni. Ma per entrare nel ballo adolescenziale di pomeriggio del Club Nautico, io avevo bisogno di saltarne il muro. Per prendere un ghiacciolo all’intervallo delle lezioni dovevo andare a scuola a piedi e per mangiare una mela, ammalarmi. Divenni un militante del patetico alpinismo sociale. Nel mio primo lavoro, fissai la meta di comprarmi un Maggiolino della Volkswagen. Io lavorai com