Amore, odio e disprezzo
I miei odi sono passeggeri, gli amori, claudicanti, i disprezzi, perenni. Non ho mai avuto paura di odiare. Le mie furie sono inoffensive. Al massimo, bestemmie segrete. La mia più grande paura è disprezzare, perché divenni padrone nel dimenticare. Sono asso nel mutilarmi con l’amnesia. Mi sono allenato per dimenticare. Sono colpevole di omicidi emotivi. Freddo, io posso squartare chiunque voglia. Calcolando, l’assassino con disdegno. Io amo con difficoltà, ma dimentico disinvoltamente. Volto le spalle e pronto, finì. Cancello il contorno degli occhi. Annullo gli odori. Lacero le memorie. Limo dei tatuaggi. Butto nel cestino dell'anima che mi fece del male. Non pianifico mai delle vendette: non ce n'è bisogno, sono abile nel diluire chi mi ferì. No, io non mi sto vantando. Lo so che pecco contro me stesso quando disprezzo. Pongo fine alla possibilità del perdono, chiudo la porta della misericordia a chiave e mi allontano dal bene. Devo impegnarmi per non lasciare che la mediocr