Il mio Dio piange
Ci sono momenti in cui il dolore è crudele, disperato, incessante, soffocante. Tali occasioni portano a chiedersi: Dov'è Dio? se i vicoli sono bui, se le case popolari sono immonde, se i corridoi dell'obitorio sono affollati, se la fossa comune del cimitero viene abbandonata, se gli omicidi si moltiplicano, se c'è un'ingiustizia inutile? Nella sofferenza la memoria del passato si fa tenebrosa, l'esperienza del presente deludente e la prospettiva del futuro angosciata. Il dolore stringe come un serpente, schiaccia come un fardello, macina come un mulino; e la peggiore delle consolazioni è: "Dio tiene il controllo". "Questa sofferenza era per il tuo bene." Sono diventato ateo di questo Dio, sovrintendente del male. Per me, il Dio che ha il controllo ha inventato la Gestapo, si è degnato di torturare in Cile e ha gestito la carneficina del Ruanda. Il Dio che alcuni chiamano Sovrano non è che un despota, elevato al potere infinito. Il Dio della Pro