Una vita senza proposito





Non vi è nessun ingranaggio per la vita. La logica di causa ed effetto si inserisce in fisica meccanica, ma l'esistenza è più vicina a quella quantica - imprevedibile, capricciosa.
Tutte le persone sono arrivate al presente senza scelta. Tutti hanno seguito strade diverse da quelle immaginate. Nessuna pista è stata aperta in precedenza nella foresta selvaggia di storie individuali. Ciascuno crea il suo proprio percorso. E tutti violano  ad un certo punto le rotaie di destinazione. Hanno a che fare costantemente con l'imponderabile. Sándor Márai dichiarò: "La strada che proviene dal mondo a noi è lunga e complicata, piena di queste deviazioni subite i cui sensi, significati, individuiamo solo dopo molto tempo."
Le persone sono imperfette, fragili, incipienti. Il passo successivo rimane offuscato dalla nebbia della realtà indistinta. Nessuno ha la capacità di risolvere qualsiasi enigma, di mappare qualsiasi labirinto, di decifrare alcun mistero. La morte arriva prima di completare il compito di capire tutta la verità. Non esiste una biblioteca che possa illuminare la curiosità umana. Siamo mortali con la sete di eternità; finiti, ad intuire l'infinito.
Le piste rette e ed i cerchi perfetti sono astrazioni - e l'assoluto, un essenzialismo. Non esiste una rotta giusta. Nasciamo obbligati a convivere con delle deformità  - questo è il nostro destino. Non esistono simmetrie. Il disordine segue con noi, siccome la contingenza è essenziale per la vita. Elementi minimi influenzano la vita quotidiana di ogni persona. Non vi è alcuna previsione infallibile.Il  destino umano si assomiglia al fumo; nessuno riuscirebbe a prevedere il disegno che la canna fumaria del vapore farà nel giorno successivo. Non vi è alcuna teoria per l’inesauribile o previsione per l'imprevedibile.
Dare proposito alla vita è un'illusione - spesso religiosa. È opprimente vivere sotto l'imperativo di collegare eventi. Chi dimostra di avere assoluto (e come odio l’assoluto) controllo sugli eventi? Mentono quelli che pretendono di dominare le tappe per una vita di successo. Siccome l'esistenza sfugge ai controlli, hanno bisogno di inventare la competenza. Da qui la menzogna che porta a inscenare il successo. Chi può insegnare il percorso che ci porterà allo splendido avvenire? Anche con tutti gli sforzi non c'è come mascherare le notti insonni, il bisogno improvviso di piangere, il desiderio di fuggire verso i confini dell'universo. La superbia spinge alla farsa.
Cosa fare, allora?
Amare il momento;
Sorbire l'eternità che si nasconde nel divario tra futuro e passato;
tenere frasi;
ridere;
ed angosciarsi;
decidere senza paranoia;
tiro;
lutto;
fuga;
comporre musica;
lettura;
canto;
il gusto;
affrontare;
soffrire;
parlare di Dio;
ferirsi;
aspettare.
Vive che fa a meno di un proposito futuro. Nell’adesso, nel già, sembra risiedere il segreto - l'esperienza di vivere si dà nel momento impreciso.
E questo basta.

Soli Deo Gloria

Ricardo Gondim


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