Il futuro non arriva, lo creiamo noi.
Non credo nella fortuna. Non ho paura della sfortuna. Non vivo ad aspettare che “tutto si sistemi alla fine". Credo che il Dio macchinista, colui che conduce a storia sulle rotaie della sua volontà sovrana, sia un idolo. La gente ha la forza di definire gli itinerari. Noi stabiliamo le destinazioni – siamo la pietra nel cammino o il ponte che aggiusta le rotture; siamo la fine della pista o la via della possibilità; siamo la pessima memoria o la nostalgia che sorride; siamo una spalla all’amico o la causa dell'ulcera. Responsabili in qualche modo per i visi felici, noi guariamo. Generatori d'angoscia, ci ammaliamo. La nostra compagnia porta la possibilità di fortificare l’autostima o traumatizzarla. Insegniamo a come riprendersi o spingiamo al fango. Siamo stati creati per essere creativi. Nella breve storia umana abbondano dei registri del processo come culture superarono i loro ostacoli. Se il mordere la carne cruda era difficile, imparammo a cucinarla. Se l