Post

Preghiera di perdono

Immagine
Abbiamo commesso crimini contro l'umanità e li abbiamo attribuiti ai Tuoi disegni. Usiamo la Bibbia, addirittura le parole di Gesù  per legittimare la guerra, genocidi, pogrom, stragi. Schiavisti frequentarono  la scuola domenicale, e nelle invasioni colonialiste chiedevano la tua benedizione attraverso i cappellani. Diamo la colpa alla donna, allo straniero, al diverso, per i mali che noi stessi siamo responsabili. Abbiamo inutilmente accumulato quello che non utilizzeremo mai. Siamo avidi e non ce ne rendiamo conto. Abbi pietà di noi, Signore. Non riusciamo a spiegare perché l'esilio di Israele in Egitto durò quattrocento anni. Non ha senso l'Inquisizione essersi  trascinata per oltre duecento anni. Abbiamo fallito nel giustificare lo sterminio di intere culture da gruppi missionari che volevano catechizzarli. Non c’è logica che tenga la perversità di tante persone scomparire in crematori, fosse comuni e nella bomba atomica. Abbi pietà di noi,...

Gentilezza, s'il vous plaît

Immagine
Il critico letterario brasiliano Antonio Candido ha difeso la cronaca letteraria nel testo "La vita a livello del suolo". Lui ha smontato l'idea che la cronaca non appartiene al “genere maggiore” della letteratura . Candido dice: "Dal momento che non si può immaginare una letteratura fatta da grandi scrittori, drammaturghi e poeti, nemmeno pensare di assegnare il Nobel ad un cronista, per quanto fosse il più bravo. Grazie a Dio, - sarebbe il caso di dire che così, rimane vicino a noi." Ogni volta che imbastisco alcune riflessioni su una qualsiasi sensazione che il quotidiano mi impone, lo ammetto: Antonio Candido aveva ragione. La sfida di scrivere ci dovrebbe dare vita a livello del suolo. Converso con pensatori alternativi. Voglio sapere come la gente che apprezza i film, la pedagogia, la filosofia, la politica e la teologia affronta la deliziosa tragedia di esistere. Tutto in me chiede più sapere. Se ho capito un po’ del bene, rimango sconbus...

Su ombre e luci

Immagine
                            Si dice che l'architetto brasiliano Oscar Niemeyer progettò la Cattedrale di Brasilia come metafora in cemento, ferro e sabbia del Salmo 23. A differenza di altre chiese, l’ingresso scende verso il basso, scuro. È la valle dell’ombra e della morte. Il sentiero, però, arriva allo spazio ampio e luminoso dove s’incontra Dio. Il Salmo e la Cattedrale e descrivono la vita di molti, che si declina e si oscura. C'è sempre qualcuno che sente la strada, già stretta, abbassare il  livello e restringersi di più. Le poche luci disturbano i passi. La discesa è da far perdere i sensi. Quando mancano le forze, l'anima mostra segni di stanchezza e chiede "un po' più di calma." Nella metà dei miei cinquant'anni ho vissuto dei giorni così, amari e tristi. Addirittura il corpo ha assorbito l’abbattimento dell'anima. Mi vantavo sempre di essere un buon dormiglione. Ma senza sapere come,...

Quando finisce la notte?

Il rabbino Pinchas chiese ai suoi discepoli come riconoscere il momento in cui la notte finisce e comincia il giorno. "È il momento in cui c'è abbastanza luce per distinguere un cane da una pecora?" Chiese uno dei discepoli. "No", rispose il rabbino. "E 'il momento possiamo distinguere una palma data da un fico?" Chiese il secondo. "No, non è questo il momento," rispose il rabbino. "Questo è quando arriva la mattina?" Chiese ai discepoli. "Anche no. È quando si guarda il volto di qualsiasi persona e la riconosciamo come nostro fratello o nostra sorella ", rispose il rabbino Pinchas. E concluse: "Finché non ci riusciamo, è sempre notte."
Immagine
Non rassegnarti tanto Cerca di non essere così convenzionale. Alcuni consigli: appendi la cravatta al chiodo, mettiti le pantofole, leggi più libri snecessari. Elimina i cliché. Metti più le cose in discussione. Non avere paura di esporti. Prendi la parte degli esclusi. Scappa tanto dall’ottimismo quanto dal pessimismo – i sempliciotti vivono in attesa di un mondo rosa e gli amareggiati non sognano niente se non il disordine. Cerca di sfidare i margini. Se ti trovi in un ambiente dominato dall'unanimità, dubitane. Distinguiti dalla mandria. Ricorda a te stesso che gli scrupoli più schizzinosi nascondono dei demagoghi. Se sei cristiano, abbi il coraggio di citare Giacomo 5,1-6 studio della Bibbia in cui tutti accettano l'esclusione sociale, senza rendersi conto del peccato strutturale:  "E ora a voi, ricchi! Piangete e lamentatevi per le sciagure che stanno per venire su di voi.Le vostre ricchezze vanno in malora e i vostri abiti sono mangiati dalle tarme.I...

Il peso snecessario della religione

Immagine
Soffro nel ricordare il giorno in cui João ed io abbiamo corso insieme. Lui aveva 25 anni ed io, quasi il doppio. Snello, João non si sforzava per tenere il mio ritmo. Con il fiato che gli avanzava, ha cominciato a raccontarmi la sua depressione. Gli ho chiesto se aveva identificato qualche motivo di tristezza che lo colpiva. Paura di fallire , ha risposto tra un passo e l'altro. Nel resto del percorso, ho cercato di comunicare che, riguardo a Dio, lui potrebbe riposare. Dio ci ama senza richiederci le prestazioni. Anche senza mai raggiungere il successo, continuiamo amati. Ho detto ancora che Dio, a differenza di persone, non desiste di quelli che non hanno avuto esito. Due settimane dopo, sono rimasto sconvolto. João si è suicidato. Il mio compagno di corsa aveva paura del futuro. Nonostante i consigli e le preghiere, insieme alla cura di altri cristiani, non sono stato in grado di aiutare. Per quanto lui abbia lottato, non poteva ribaltare la disperazione di vedersi...

Vivere, cos’è questo?

Immagine
                       Lotto di tanto in tanto per non lasciare che la mia vita venga ad impantanarsi nella palude del cinismo. Voglio che la mia risata sia spontanea, e le mie lacrime, oneste. Sia la mia gioia e angoscia, non finte. Contemplo la mia vita e devo ammettere: spesso, essa sembra un teatro tragico. Vedo i miei compagni come dei non protagonisti di un cast che si sforza per dare continuità ad uno spettacolo senza un lieto fine. Credo che pochi se ne rendano conto: la trama è piena di sofferenza. Sento dire: “non basta sopravvivere, dobbiamo vivere.” Anche nel timore che la frase non passi di cliché scontato, devo ammettere: tutti cercano di dare un senso ai pochi anni che passano qui. Oso imbastire alcuni sentimenti per riferirmi alla vita. Aiuteranno, chi lo sa,  dei saltimbanchi come me, nell’arduo compito di presentarsi sul palco esistenziale. Vivere è lo sforzo costante di immagazzinar...
Immagine
Paura Ho paura Dell’urlo e del silenzio Del vuoto e del pieno Del concreto e dell’ineffabile Dell'effimero e del permanente Ho paura Dell’oblio e del ricordo eterno Dell'insonnia e di non svegliarsi mai Di quello che ho fatto e di quello che ho smesso di fare Dei pusillanimi e degli intrepidi Ho paura Dell’odio e della rassegnazione Della purezza e della turpitudine Del vizio e della virtù Della disperazione e delle fantasticherie. Sono tutto coraggio e tutto terrore Sono tutto me stesso e tutto estraneo a me Sono tutto pronto e tutto da fare Sono tutto divino e tutto polvere. Soli Deo Gloria Ricardo Gondim

Agli umili, l’avvenire.

Immagine
La vita non smette di stupire. Il tempo segue non lineare; Esso dà svolte, corre a scatti. Raffiche di vento gettano contro le rocce l’esistenza. Le contingenze vengono come onde impetuose. Spesso ci troviamo spinti a luoghi che non desideriamo. Angosciati, siamo mossi da decisioni altrui. Inadatti e timorosi, ci rendiamo conto che la storia si sviluppa come un qualsiasi romanzo a puntate. Cosa fare? Non troviamo i modi di controllare, soggiogare o imporre la nostra volontà. Sentiamo che la vita ci schiaffeggia. Sappiamo appena come preservare la nostra biografia. Siamo vulnerabili. La gente inclemente ci fa male. Siamo gettati su lastricati freddi. Il nostro sonno ci viene agitato. Abbiamo paura della notte. Sogniamo saccheggi voraci che, crampo dopo crampo, possono derubarci della semplice voglia di vivere. Alcuni cercano di minare la nostra autostima. Altri ci ricordano che non siamo diventati ciò che abbiamo progettato per noi stessi. Non smettono di ricordare che ab...

Moltiplicare la vita

Immagine
Centuplico la passione di vivere. I colori della fine della giornata mi affascinano. Tutto mi stupisce: i geni mi intrigano, le poetesse mi seducono, i santi mi costringono, quelli che hanno fame di giustizia mi sfidano, i solidali mi stimolano. Ogni giorno la vita diventa più bella. Mi vedo attaccato ad essa - in realtà, dipendente. I sapori stuzzicano il mio appetito, i silenzi mi attirano, i misteri mi destabilizzano, gli orizzonti mi istigano. Io porto il miracolo di tutto vicino agli occhi e resto senza reazione; un po’ strabico, cerco di contemplare l'ineffabile. Il mio viaggio verso il trascendente è infinito. Assaggio il tempo, le cose e le persone. Trebbiare l'esistenza mi è schiacciante e delizioso allo stesso tempo. Toccato, perseguo questa avventura chiamata vita. Gli altruisti mi umiliano, i saggi chiamano al sapere, gli artisti mi incoraggiano verso il bello. Rimango davanti alla fertilità creativa di autori, poeti e scultori. Noi umani rimaniamo fo...

La verità incatenata

Immagine
 Si dice che un giorno, un diavolo molto esperto nelle arti maligne fu convocato per aiutare un diavoletto; un pivello che aveva bisogno di specializzarsi nella promozione del male. I due uscirono per il mondo; camminarono lungo le strade affollate, visitarono palazzi, bordelli, ospedali e scuole. Si misero in agguato, arroccati in silenzio in uffici, ospedali e palestre. Dopo le incursioni, il diavolo maestro, pedagogista abile, spiegava al pivello cosa doveva fare per rovinare le persone. Lì, mostrava come il denaro rovina le anime. Là, prescriveva l'arroganza per anticipare gli inciampi. Più avanti, dava istruzioni su come utilizzare il tradimento per separare gli amici. Improvvisamente, il diavoletto notò un uomo raccogliere dal suolo qualcosa di luccicante. L'uomo teneva una luce, la cui luminosità splendeva tutto intorno. Come un buon giovane apprendista, chiese:  _ Cos'è quello che tiene nelle sue mani? Il maestro rispose senza esitazione...

Rieducazione alla vita

Immagine
                                     Inganni, tradimenti e delusioni sono serviti a rieducarmi. Dovevo disimparare alcuni valori che ho incorporato nel corso degli anni. La mia scuola è stata complicata. Ho vissuto accanto alle vespe affascinate dalla luce di ogni specie e anch’io ne sono rimasto ipnotizzato. Non so esattamente quando, ma ho intravisto in mezzo alle mie vanità che vivevo con alcuni “Adoni” travestiti da profeti. Mi sono svegliato: arie altezzose di persone corrodevano i valori che ho imparato dal mio vecchio padre. Ad un certo punto, ho notato che era giunto il momento di avvilire   il cuore da deliri vanagloriosi. Ora dico alla mia l'anima a non bramare per qualcosa che mi lasci con la cravatta lavata e il colletto bianco. Voglio non aver più bisogno di coriandoli, palm...

Storia in costruzione

Immagine
Mi è stato detto che man mano invecchiamo, ci ricordiamo del passato. Non è vero! Anche se non sono nemmeno vicino alla vecchiaia, vedo molti eventi che si sono irrimediabilmente persi sotto le macerie di un corrosivo vento chiamato tempo.   Vorrei ricordare il giorno esatto in cui io e mio padre uscimmo per raccogliere cagiù in un cespuglio. Se io potessi fissare quella data, sarebbe la mia festa nazionale. Eletta come la data più importante del Natale o della Pasqua. Questa giornata fa parte dei miei primi ricordi. Non riesco a registrare un’altra prima data, e in essa conquistai una giungla. Vivevamo in un quartiere   deserto con un nome molto particolare: Cocorote.    Solo da adulto in una conversazione casuale ho imparato il suo significato: quando un brigadiere della Forza Aerea Brasiliana ci divertiva durante una cena in suo onore, raccontando peculiarità del mondo dell’aeronautica. So che non lui nemmeno percepì   la mia felicità quando ...

Com'è difficile pensare fuori dalla scatola

Immagine
I più anziani guadagnano diritti giusti per l'età. Loro non hanno bisogno di aspettare nelle file, hanno sconto nei botteghini dei teatri e, in Brasile, non pagano il biglietto d’autobus. Invecchiare ha altri vantaggi meno ovvi. I più esperti guadagnano il diritto, per esempio, di arrabbiarsi. Noi gli permettiamo di reclamare dei rumori fastidiosi, della casa non ben ordinata e di altri dettagli che gli importunano. Io sono lontano da diventare un vecchio, ma già richiedo almeno un privilegio: Io voglio il diritto di sconvolgermi con persone pigre per pensare. Io ho scoperto anche un orrore: l'universo dell'indolente mentale è molto più grande di quel che immaginavo . Ne do un esempio. Uno studente di teologia visitò il mio sito e mi spedì il seguente messaggio: "Ricardo, il mio insegnante mi avvertì che Lei sta scrivendo molte eresie e che io dovrei scappare dalla Sua influenza perniciosa. Cosa ha da dirmi? È vero?"  Io ammetto che il mio sangue dal Ceará, ...

L’irremediabile borghesia religiosa

Immagine
Se non mi fallisce la memoria, la frase è di Cazuza. "La borghesia puzza, ma ha i suoi fascini."* Per la classifica più ordinaria dei brasiliani, io nacqui nella classe "C", ovvero, nel piano di sotto di quella burguesia. Destinato a viaggiare nelle carrozze puzzolenti dietro al treno, la mia infanzia non ha avuto tanti vizi. Io crebbi senza un automobile (avevo 17 anni quando papà mi comprò una macchina), senza frequentare bar nei week-end e senza vestiti di marca. No, non fummo mai poveri. Avevamo sicurezza alimentare ed una grande famiglia con degli zii che ci affiancavano negli affanni. Ma per entrare nel ballo adolescenziale di pomeriggio del Club Nautico, io avevo bisogno di saltarne il muro. Per prendere un ghiacciolo all’intervallo delle lezioni dovevo andare a scuola a piedi e per mangiare una mela, ammalarmi. Divenni un militante del patetico alpinismo sociale. Nel mio primo lavoro, fissai la meta di comprarmi un Maggiolino della Volkswagen. Io lavorai com...